Le macchine eoliche di piccola taglia possono essere utilizzate per produrre elettricità per singole utenze o per gruppi di utenze, collegate alla rete elettrica in bassa tensione. Le macchine di media e grande taglia sono utilizzate prevalentemente per realizzare centrali eoliche composte da più turbine, collegate alla rete di media o di alta tensione.
I procedimenti autorizzativi sono regolati dal DM 10.9.10 (Linee guida nazionali).
Vi sono diverse procedure che l’impianto deve affrontare in funzione della sua taglia:
• interventi assoggettati solo alla Comunicazione all’Ufficio tecnico del Comune, a sua volta eventualmente completata da Concessioni, Autorizzazioni, Valutazioni di impatto o di incidenza ambientale, ecc., come per gli impianti realizzati su edifici con altezza non superiore a 1,5m e diametro non superiore ad 1m.
• interventi assoggettati alla Procedura autorizzativa semplificata (PAS), introdotta dal Dlgs 28/2011, come per gli impianti di taglia inferiore ai 60 kW.
• interventi assoggettati ad Autorizzazione unica, a sua volta eventualmente completata da Concessioni, Autorizzazioni, Valutazioni di impatto e di incidenza ambientale, ecc.
Le Linee guida delineano inoltre gli altri criteri con i quali le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri soggetti implicati nei processi autorizzativi si devono confrontare rispetto ai criteri per l'inserimento degli impianti nel paesaggio e sul territorio, anche mediante l'individuazione di aree non idonee per specifiche tipologie di impianti e la definizione di misure compensative. Molte Regioni, nei sette anni intercorsi tra il Dlgs 387/2003 e la pubblicazione delle Linee guida, si sono munite di normative autonome, non sempre compatibili con le indicazioni nazionali e si trovano ancora oggi a dover raccordare le esigenze nazionali con il “già fatto” a livello locale.
Gli incentivi (DM 6.7.12) sono riconosciuti sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete dall’impianto, mentre l'energia elettrica autoconsumata non ha accesso agli incentivi. E’ stabilito un tetto massimo di incentivi annui oltre il quale non sono più incentivabili ulteriori impianti eolici, è quindi estremamente importante verificare la disponibilità di fondi al momento dell’attivazione di un investimento.
Sono previste diverse forme di incentivo per l’eolico.
La Tariffa Omnicomprensiva è un sistema incentivante della durata di 15 anni, che garantisce al futuro produttore un guadagno di 0,30 € per ogni kWh immesso nella rete elettrica. In base alla potenza dell'impianto sono previsti due distinti meccanismi:
• una tariffa incentivante omnicomprensiva per gli impianti di potenza fino a 1 MW, determinata dalla somma tra una tariffa incentivante base e l’ammontare di eventuali premi (es. riduzione emissioni).
• un incentivo per gli impianti di potenza superiore a 1 MW e per quelli di potenza fino a 1 MW che non optano per la tariffa omnicomprensiva, calcolato come differenza tra la tariffa incentivante base – a cui vanno sommati eventuali premi a cui ha diritto l’impianto - e il prezzo zonale orario dell’energia (riferito alla zona in cui è immessa in rete l’energia elettrica prodotta dall’impianto).
Alla scadenza dell’incentivo si potrà scegliere se entrare nel mercato libero o rimanere sotto “tutela” da parte del GSE attraverso il “ritiro dedicato” a tariffe agevolate. La Tariffa omnicomprensiva risulta conveniente in proporzione alla potenza installata: maggiore è l’ammontare di energia che potrà essere prodotta e più conveniente sarà questa scelta.
Lo scambio sul posto, invece, non prevede nessun vincolo di tempo e nessuna effettiva vendita di energia al Gestore dei Servizi. Ogni trimestre viene calcolato il bilancio tra l’energia prodotta e quella consumata: se il bilancio è negativo verrà addebitato in bolletta, se risulta positivo l’utente avrà un credito sulle fatturazioni future (non soggetto a scadenza). Il guadagno al momento si attesta intorno agli 0,20 € per kWh, variabile in futuro con il mutare delle condizioni economiche di fornitura energetica. Il limite di potenza per l'attivazione dello scambio sul posto è di 200 kW.
Negli ultimi anni gli Istituti bancari hanno cominciano a proporre soluzioni per chi ha scelto formule di produzione energetica differenti, micro e minieolico compresi (“Linea Rinnovabili ed Efficienza” frutto di un accordo tra Legambiente e Banca di Credito Cooperativo; “Mutuo Micro e Macro Rinnovabile” di Banca Etica; “Montepaschi Energie Pulite” di Monte dei Paschi di Siena).
L’ammortamento di un impianto eolico è di 7-8 anni. L’investimento richiesto per impianti che vanno da 1 a 3 MW è di circa 1.350 €/kW, mentre per mini impianti da 20 a 200 kW è di circa 3.200 €/kW.
Da valutare bene però la ventosità del sito scelto, fattore decisivo per un recupero dell’investimento in pochi anni.
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